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Alice Raffaelli. Si diploma nel 2013 presso la scuola civica Paolo Grassi di
Milano, frequentando il corso triennale di Teatrodanza.
Durante il periodo di formazione ha modo di studiare con
coreografi come Michele Abbondanza e Antonella Bertoni ,
Catherine Diverres, Cesc Gelabert, Anton Lachky, Renate
Graziadei.
Nel 2012 ha un ruolo nel lungometraggio “La variabile umana” di Bruno Oliviero
, e continua l’esperienza legata al video con tre progetti diretti da Francesco
Fei .
A partire dal 2012 lavora come danzatrice per Enzo Cosimi, e negli anni successivi
incontra e collabora con, altri coreografi della scena contemporanea
italiana quali Cristina Rizzo , Luca Veggetti, Francesco marilungo, Irene Russolillo
Dal 2015 fa parte della compagnia The baby walk, ed è interprete nei tre capitoli
che compongono la “Trilogia sull’identità”: “Peter Pan guarda sotto le
gonne”, “Stabat Mater” e “Un eschimese in Amazzonia” (Premio Scenario
2018).
Collabora anche con giovani collettivi milanesi come Kokoschka Revival, con
cui porta avanti un progetto di performance legata all’interazione tra movimento
e dispositivi elettronici;
e Fragile artists , che indaga il rapporto tra corpo fotografia e parola, realizzando
installazioni e performance in site specific, spesso in situazioni urbane.

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